create a website for free

In viaggio tra uomini, dei ed eroi dell'antica Roma!


Formia Gli alunni del Borgo Montello ci parlano di Formia

Il mito, in diverse varianti, ci dà molte notizie riguardo alla città di Formia. Strabone, storico-geografo
greco alla corte di Augusto, in un passo dell'opera "Geografia", afferma che il nome latino di Formiae è di
origini greca. In passato sarebbe stato Hormiai, derivato dal favorevole approdo per le navi (in greco
euromon, da eu = "bene" e hormè = "porto") ed era considerato una colonia spartana. Importante fu
l'approdo nel territorio dei Lestrigoni, popolazione rude e primitiva, giganti cannibali dai quali solo la nave
di Ulisse riuscì a salvarsi dopo l'approdo nella città. Anche Cicerone in una delle lettere all'amico Tito
Pomponio Attico soprannomina Formia "la Telepilo dei Lestrigoni " indicando la città dei giganti; il senatore
Simmaco, il quale possedeva una villa a Formia, fece la stessa affermazione.

La leggenda dei Lestrigoni
sembra, quindi , abbastanza certa in età romana, anche perché era tradizione comune a tutte le famiglie
aristocratiche nel periodo tardo-repubblicano e augusteo, di ricondurre le proprie origini a personaggi
mitici o eroi del passato. Prima della conquista romana , invece, le origini storiche ci indicano che il Sud
pontino era abitato dalle popolazioni volsca e aurunca e prima ancora dagli Etruschi. L'interesse etrusco
per la città aveva lo scopo di collegamento commerciale del nord del Lazio con la Campania, i cui punti
strategici erano appunto Formia, Terracina e la città di Minturno, vicino alla foce del Garigliano. Dopo il
decadimento della potenza etrusca i Volsci conquistarono tutti i centri del Sud pontino. Formia aveva una
popolazione mista, di formazione Volsca-Aurunca: testimone il dialetto locale che contiene molte tracce
della lingua di questi popoli. Successivamente la conquista romana del Lazio e della Campania si ebbe dopo
lo scontro con le popolazioni sannitiche e la Lega latina di cui facevano parte Formia , Terracina e le
popolazioni volsche.

Per Roma il controllo del Sud pontino era importante per espandersi verso la Campania e ciò fu agevolato
dalla costruzione della via Appia, la Regina Viarum , voluta dal censore Appio Claudio Cieco (312 a. C.).
Attraverso questa strada, che collegava Roma a Capua , fu possibile controllare maggiormente i centri
costieri di Terracina e Formia, scelti per la loro posizione strategica e per il fatto di essere punti di approdo
favorevole. Bisogna ricordare, inoltre, che buona parte del territorio del Sud pontino era paludoso,
attraversarlo era difficile, perciò già in età augustea ci furono diverse opere di bonifica , risolte
completamente solo in epoca fascista .

Dopo la guerra latina le città di Formia, la "gemella" Fondi, Priverno,
Terracina e gli altri centri limitrofi furono organizzati in municipi ed ottennero la civitas sine suffragio.
La città di Formia manteneva la propria autonomia, ma dipendeva da Roma per la politica estera e per lo
ius connubi. I cittadini divennero coloni e furono assegnate loro le terre migliori. Formia così organizzata,
permetteva a Roma di mantenerne un forte dominio, al fine dell'espansione verso la Campania e in vista di
un futuro controllo commerciale delle rotte mediterranee. Il processo di romanizzazione fu lungo e
difficile. Un'altra importante testimonianza di Tito Livio riguarda l'invio di una rappresentanza di soldati
formiani insieme ad un altro proveniente da Teano per combattere contro, Annibale nella battaglia di
Canne : le città latine combattevano in favore di Roma per proteggere i loro stessi interessi e prediligendo
quello che di positivo stava portando il processo di romanizzazione. Nel 188 a.C. una legge promulgata dal
tribuno della plebe Gaio Valerio Tappone determinò il passaggio di Formia, Fondi e Arpino alla piena
cittadinanza . i cittadini dei due centri "gemelli" furono iscritti nella tribù Aemilia entrando quindi a far
parte a pieno diritto della comunità romano-italica. I cittadini di Terracina, invece, vennero iscritti nella
tribù Oufentina mentre quelli di Minturno nella Teretina.

Leggi l'articolo su Latina Oggi 

15 aprile 2019 12:28

Giorgia Conti

CONDIVIDI

Indirizzo

Via Fratelli Rosselli, 1
Frosinone, 03100

Contatti

Email: info@progettosit.it 
Telefono: +39 0775 96.22.11