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Gli studenti dell'istituto "Vitruvio Pollione" di Formia si raccontano


Nel raccontarsi parlano del progetto Sit "Alla ricerca dei tesori pontini"

Caro diario,
ho appena finito di studiare e ho bisogno di rilassarmi e parlare un po' con te. Sono stanco, studiare è
faticoso, ma devo dire che mi dà soddisfazione. Come ben sai frequento la scuola media "Vitruvio Pollione"
di Formia.

E' un Istituto comprensivo, è una scuola grande, siamo quasi 1500 alunni. Immagino che tu stia
pensando a quanto sia noioso andare a scuola per lo studio, le interrogazioni, ma la scuola non è fatta solo di
libri, la scuola è tanto altro, è una piccola comunità, è un luogo dove si impara a convivere, a confrontarsi e a
condividere. Non so se ti ho già parlato dei miei compagni di classe, ce ne sono due stranieri, una di origine
arabe e un altro di origini portoghesi, che abbiamo subito accolto nel nostro gruppo e li aiutiamo nello studio
della lingua italiana. E' difficile a volte comunicare con loro, ma si sa, noi italiani sappiamo farci capire,
anche con i gesti! Scherzo, è una sfida per noi e siamo felici di dargli una mano e grazie anche al nostro aiuto
che si sono integrati bene. Quante cose ho imparato anche io da loro, ad esempio la mia compagna araba mi
ha insegnato a scrivere alcune parole nella sua lingua. Il mio compagno portoghese mi ha parlato delle
abitudini della sua terra e di alcuni piatti gustosi che prepara sua madre. Pensa che ha promesso di farci
assaggiare un piatto tipico portoghese e tu sai quanto io sia goloso! Quindi, mio caro amico, la diversità non
separa, ma unisce e arricchisce.

La scuola è un luogo dove apprendiamo, ci mettiamo in gioco e ci divertiamo, diventiamo autonomi,
partecipiamo ai progetti attraverso i quali impariamo in modo diverso e meno noioso. Ti ho già parlato del
concorso "Alla ricerca dei Tesori pontini"? E' un interessante viaggio nel tempo. Aiutati da due esploratori
d'eccezione, Enea e il suo cane Orazio, conosciamo la storia della provincia di Latina e tutto questo
attraverso una semplice raccolta di figurine. Quindi andare a scuola non è poi così noioso! Certo le difficoltà
ci sono, le interrogazioni, i compiti in classe, le liti con i compagni, ma non siamo soli, ci sono i nostri
insegnanti sempre attenti ai nostri bisogni e disponibili ad aiutarci. Alla fine non è poi così brutto studiare,
non è un dovere, è un nostro diritto. Noi ragazzi abbiamo il diritto di svegliarci ogni mattina, andare a scuola
e imparare cose nuove.

Bruno


Manuel della I F scrive:

Caro diario,
quanto è bella la mia scuola! Non te ne ho mai parlato, ma oggi sono particolarmente felice e ti voglio
raccontare del luogo che io considero la mia seconda casa perché ci passo molto tempo e vivo tante
esperienze piacevoli. La mia scuola è un Istituto comprensivo e si chiama "Vitruvio Pollione". E' ubicata nel
quartiere di Mola, a Formia, in via Emanuele Filiberto, 73. E' un istituto grande con molte aule, due palestre,
una esterna e una interna; è molto attrezzato, c'è il laboratorio di informatica, di musica, di scienze, di arte,
di lingue. Le classi sono piccole comunità di ragazzi che vivono esperienze belle, altre poco piacevoli,
incontrano difficoltà che però superano grazie al supporto degli insegnanti che sono sempre vicini ai propri
allievi.

Disponibili e attenti alle nostre necessità, ci "prendono per mano" e ci accompagnano nel nostro
percorso di crescita. La nostra è una scuola attiva, partecipa a molti progetti, la nostra formazione culturale è
al primo posto. Sai caro diario, l'anno scorso abbiamo partecipato anche al concorso "Alla ricerca dei Tesori
Pontini" e abbiamo vinto 5000 Euro. Che soddisfazione! Siamo stati proprio bravi! Anche quest'anno
partecipiamo alla seconda edizione dello stesso concorso.

Vado volentieri a scuola, mi piace studiare e apprendere cose nuove e il tempo passa velocemente. Quante
ansie, quante preoccupazioni avevo all'inizio. In particolare il primo giorno di scuola è stata una grande
emozione poiché dopo cinque anni di scuola primaria dovevo fare il grande passo… frequentare la prima
media. Mille pensieri mi frullavano per la testa, nuovi insegnanti, nuovi compagni, nuove esperienze, tutto
nuovo e ciò mi spaventava molto. A distanza di quattro mesi posso dire che tutte quelle sensazioni sono
sparite. Mi trovo benissimo con tutti e sono orgoglioso di crescere e maturare in quest'ambiente dove ogni
giorno è una nuova esperienza. Ora ti lascio carissimo diario.

08 febbraio 2019 16:03

Giorgia Conti

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