create a website for free

Minturno un paese che rinacque due volte!


Minturno così raccontano il loro paese gli studenti dell'Istituto Castrichino

Dallo splendore dato dall'Impero Romano, Mintunae (oggi Minturno) si trovò ad affrontare una nuova distruzione e visse
tempi molto tristi in quanto con l'Impero Romano che aveva dato lezioni di saggezza si sgretolò e decadde dando la
possibilità ad orde di popoli, chiamati barbari, di riversarsi sulla nostra penisola. Mintunae fu abbandonata dai pochi
abitanti rimasti e fu saccheggiata e ridotta a terre selvagge. Fino a quando nel VI sec. d.C., sotto il potere pontificio, i
Longobardi le diedero il "colpo di grazia". I pochi minturnesi scampati si rifugiarono sul vicino colle fondando "Traetto", che
nonostante le cinta murarie e le fortificazioni non riuscì a sottrarsi alla distruzione dell'883 ad opera dei Saraceni.

Nel 915 ci fu la celebre battaglia del Garigliano che pose fine alle scorrerie saracene, grazie anche a Papa Giovanni VIII.
In seguito la città di Traetto passò sotto il controllo di Gaeta e fu di nuovo distrutta dagli Ungari.
Alla fine del X sec. fu donata all'Abazia di Montecassino e ancora ai Conti Dell'Aquila di Gaeta e poi alla famiglia dei Caetani.
Sotto i Caetani il Borgo visse il suo periodo di maggior splendore, fino a quando Traetto passò sotto la giurisdizione di
Prospero Colonna e la storia è continuata fino ad oggi. .. lasciandoci ancora increduli per i meravigliosi resti ancora presenti
in questo piccolo paesino.

Nonostante la necessità e l'urgenza di proteggersi, il Borgo non è stato costruito completamente privo di direttive, infatti la
gente del posto si sono preoccupati di risolvere numerosi problemi, prima fra tutti quello della sicurezza e della difesa, non
meno importanti sono stati quelli del decoro e dell'igiene.
L'elemento fondamentale della sicurezza di Traetto furono le sue mura di cinta.
Poi, tutte le strade furono tracciate in funzione delle porte delle mura. Inizialmente esse erano due: quella doppia di
Cappella che dava l'accesso a Corso Rotelli (attuale Corso Vittorio Emanuele) e quella di Santo Stefano che da Via Sinicata
dava l'accesso all'altra importante via parallelo di Dritto Portico.

In seguito si aprì una nuova porta per volere di Papa Leone III: Porta Nova.
Proprio con questo Papa, Traetto, da piccolo villaggio abitato da pochi scampati al massacro, acquistò importanza facendo
anche costruire un castello con salde mura collegate a quelle di cinta e che oggi è considerato tra i più antichi d'Italia.
Situato nella parte sud-ovest della cima della collina, il castello ha un impianto trapezoidale che segue la conformazione
naturale della rocca.
Esso è costituito da un torrione cilindrico un camminamento di ronda e un porticato interno con archi ogivali che ricordano
le strutture tardo Romaniche - Malfitano.

Oggi, la struttura appare nelle forme architettoniche stratificatosi nei diversi secoli; la parte più antica è presumibilmente la
torre a forma quadrata ancora in grado di dimostrare la sua magnificenza. Sulla sommità del colle sorge anche la Chiesa
Cattedrale di San Pietro Apostolo edificata sempre per volere di Papa Leone III. La sua facciata è preceduta da una ampia
gratinata; internamente è suddivisa da tre grandi navate separate tra di loro da file di colonne e capitelli provenienti dalle
rovine della romana Minturnae.

Fa parte dello stesso periodo storico la Chiesa di San Francesco e l'annesso Convento
realizzati dai Frati francescani. Entrambe sono annotate tra le prime nove d'Italia, erette dopo la morte del Santo avvenuta
nel 1226. La Chiesa è di una bellezza semplice, rustica e lineare che induce alla contemplazione di Dio e del sovrannaturale.
Dopo aver subito trasformazioni barocche – rinascimentali, oggi la Chiesa si presenta nel suo stato originale e nei lavori di
ripristino sono stati rinvenuti due affreschi originali e rappresentanti la Madonna degli Angeli venerata con il titolo di
Madonna delle Grazie. L'attuale conformazione del comune di Minturno oggi, lo fa apparire come un paese adagiato sulle
propaggini costiere e meridionali dei Monti Aurunci. Le sue spiagge sono bagnate dal mar Tirreno nel golfo di Gaeta e si
spingono a sud sino alla foce del Garigliano. La parte principale dell'abitato oggi si estende con continuità dalla collina della
medievale Traetto (oggi Minturno) fino alle località costiere di Scauri e di Marina. Lungo il confine comunale con Santi
Cosma e Damiano scorre il fiume Ausente. Il comune è situato lungo la tratta ferroviaria Roma-Formia-Napoli e vanta un
proprio scalo (Stazione di Minturno-Scauri). L'antica città di Minturnae era collocata sulla sponda destra del Garigliano. Nel
1998 la città ha ricevuto l'onorificenza della Medaglia d'oro al merito civile.

Con questa motivazione: "Durante l'ultimo
conflitto mondiale, la città ed il suo contado, situati a ridosso della linea Gustav, furono teatro di durissime battaglie e
violenti bombardamenti che provocarono numerose vittime ed ingenti danni. Cittadini, inermi e stremati dalle privazioni,
furono passati per le armi dalla rappresaglia dell'esercito tedesco in ritirata. Innumerevoli furono gli esempi di amore alla
Patria e di nobile spirito di sacrificio".

Leggi l'articolo su Latina Oggi 

11 aprile 2019 10:46

Giorgia Conti

CONDIVIDI

Indirizzo

Via Fratelli Rosselli, 1
Frosinone, 03100

Contatti

Email: info@progettosit.it 
Telefono: +39 0775 96.22.11