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La scuola di Borgo Carso ci presenta Gaeta


Latina scelta fatta dagli studenti del Comprensivo Prampolini

Come già successo nelle scorse settimane, anche in questo inserto, una scuola di Latina, quella di Borgo

Carso, che fa parte dell'Istituto Comprensivo Prampolini, ha deciso di parlarci non del capoluogo, bensì di
Gaeta, ovvero una delle perle più affascinanti della provincia pontina, nonché città tra le più ricche di storie
ed eventi nel corso dei secoli: "


Ciao a tutti ci presentiamo siamo la 4°A di Borgo Carso. E proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta dei
territori dell'agro pontino. Gaeta è un comune italiano di 20 545 abitanti della provincia di Latina nel Lazio
meridionale, appartenuta fino al 1927 alla regione Campana (provincia di terra di lavoro).
La Repubblica Marinara di Gaeta nasce nell'875 anno in cui il ducato di Gaeta, sotto Marino 1° iniziò a
coniare una propria moneta il "follaro". Gaeta fu Repubblica Marinara fino al 1140 quando il ducato fu
annesso nel Regno di Sicilia. Gaeta è ricca di tradizioni :nel mese Agosto si svolge nelle acque del Golfo la
processione della Madonna di Porto Salvo; risalente all'anno 1000, ossia della Madonna che conduce salvi
in porto i marittimi. Il mare è attraversato da variopinte imbarcazioni che seguono la statua della Madonna.
Durante le feste natalizie Gaeta si veste di toni e colori prettamente napoletani con le famose Luminarie.
E' famosa anche per le sue rinomate olive e per un tipo di pizza ripiena chiamata "Tiella"

La Tiella di Gaeta è uno dei piatti più antichi di tutta la provincia di Latina. E' una torta salata composta da
due dischi di pasta morbida, che vengono uniti schiacciandoli con le dita, che custodiscono un ripieno
preparato con ingredienti di terra o di mare.
La pasta sfoglia che serve per fare i dischi è simile alla pizza ma richiede una lavorazione manuale e più
accurata.
Anche la Tiella gaetana, come altri piatti della tradizione, nasce come un piatto unico e povero, gradito ai
contadini perché si preparava con cose semplici e poco costose e si conservava per diversi giorni. Veniva
cucinata e mangiata già ai tempi dei Borboni e che, successivamente, sia diventato uno degli alimenti più
comuni che gli emigranti di Gaeta portavano con loro durante i lunghi viaggi in cerca di una vita migliore.
Tra le varianti più famose ci sono senza dubbio la "Tiella di polpi" e la ricetta della "Tiella di scarola" ma le
varianti sono tantissime: alici, cozze, calamari, ricotta e zucchine, salsiccia e broccoletti, cipolle e
melanzane, scamorza e tanti altri.


Le luminarie di Gaeta sono un evento recente ma che in soli due anni si è trasformato in una delle tradizioni
del Natale pontino più rinomate e capaci di attrarre turisti anche da fuori regione. Le illuminazioni
coloratissime e suggestive, con temi variabili, miste alle atmosfere natalizie, che si dispiegano per il
lungomare di Gaeta e nel centro storico, carpiscono l'interesse e la curiosità non solo dei bambini ma anche
degli adulti. La seconda edizione delle "Luminarie di Gaeta – Favole di Luce", è terminata lo scorso mese di
gennaio, ma dai giorni immediatamente seguenti ma l'Amministrazione Comunale ha già ufficializzato le
date per la prossima edizione comunicando le date ufficiali. Durerà una settimana in più e sarà ricca di
sorprese, queste le prime certezze sulla terza edizione che si preannuncia affascinante: lo switch-on ci sarà
sabato 03 novembre 2018 con l'accessione simultanea di tutte le luci presenti in città, mentre per il 20
gennaio 2019 è previsto il termine della manifestazione. Una mossa certamente studiata, che anticipa di
gran lunga anche città blasonate, tipo Salerno, che si colorano durante il periodo natalizio: tale scelta
permette già la possibilità a tour operator di poter iniziare a organizzare soggiorni e "vendere" al meglio il
territorio, che trae un rilevante indotto economico da questa tipologia di turismo.

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08 aprile 2019 11:01

Giorgia Conti

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